domenica 4 marzo 2018

Pegamoide

In effetti tocca constatare che, quanto a rigore scientifico, la ricerca storica velocipedistica che quì porto avanti segue più i principi di pascolo e concimazione, che di certezza delle fonti e degli obiettivi. A discolpa, annoto che in via principale sono meccanico e, per lo studio, al momento sono quasi unicamente foraggiato dalla fondazione di bicchieri vuoti. Oggi vi presento quel che allo stato attuale è per me pegamoide: rivestimento "resinoso" che mi è già capitato di vedere in nero su manubri di biciclette "R" degli anni '20 e '30, quì per la prima volta in officina su manubrio da corsa del 1925 circa, grazie a Beppe ed alla sua bellissima Durkopp ritrovata custodita al fresco di una baita di montagna.

sabato 3 marzo 2018

Cicli Risotti 1937

Restiamo in terra piemontese, ma in zona astigiana di buon Barbera, con questa bicicletta da corsa Cicli Risotti del 1937 da Incisa Scappacino, ritrovata con cerchi in legno per copertone e camera d'aria.
Mozzi SIAMT - Cicli Risotti, posteriore "GIRORUOTA" con pingone fisso da un lato e ruota libera tripla dall'altro, utilizzabile con scorrimento a mano sui forcellini lunghi, ma quì agevolata dall'aggiunta di un tenditore automatico Vittoria.
Pipa del manubrio artigianale in acciaio, piega in duralluminio, leve dei freni in ferro, freni Eco molto particolari.
Freno anteriore Eco a mensola, con supporto rialzato rispetto alla testa di forcella.
Forcella molto bassa sulla ruota, con foderi schiacciati internamente.
 
Freno posteriore Eco con pattini regolabili d'inclinazione, come una MTB degli anni '80!
Cerchi in legno da viaggio, camere d'aria con valvola francese "da corsa" e tappo a vite in ottone nichelato.
Telaio leggero a congiunzioni di raffinata lavorazione.

venerdì 2 marzo 2018

Martinetto 1938

In stato di conservazione da lunga degenza in soffitta, ora leggermente ripulita e revisionata di meccanica, bicicletta piemotese da corsa di fine anni '30 Martinetto, Cirié (TO), custodita integra dalla famiglia del proprietario.
Questa bicicletta non è il top di gamma sella sua epoca, ma è già ben attrezzata per corse amatoriali, con celebre cambio corsaiolo Vittoria "Margherita", dotato di deragliatore a palette manovrabili dalla leva-tenditore.
Cambio Vittoria "Margherita" a tre velocità, rimesso in funzione con sostituzione della guida di trasmissione, che era strappata e catena Way Assauto Sport nuova fondo di magazzino, per consentire alla trasmissione di girare liscia e con rumori gradevoli!
Pipa e manubrio originali in duralluminio non marchiati, leve freno in ferro, freni a mensola Universal Sport F.P.M.
Cerchi in alluminio Molinar per copertone e camera d'aria, quì Michelin 700 x 28, per mozzi in ferro con oliatore e galletti in ferro GIOS.

giovedì 1 marzo 2018

che c'è Frera

Innegabile è il fascino di una bicicletta d'epoca ben conservata, ma è piacevole imbattersi ogni tanto anche in rottami e rottamoni irresistibili!
Bicicletta "R" Frera del 1924, con freneria roller "integrata" al telaio e geometrie ancora in linea con gli anni dieci, più che venti.
Un esempio di finezza tipica di questo prestigioso marchio sono le aste dei parafanghi e le alette superstiti. Ottima è anche la finitura di telaio, forcella e componenti.
La bicicletta porta ruote di diametro classico 28 5/8 con mozzi Frera a 36 fori.

giovedì 22 febbraio 2018

Umberto Dei 1929 CORSA

Era il ventidue febbraio di dieci anni fa, quando paramanubrio.it prese vita e, tra alti e bassi, una montagna di biciclette e rottami, tante preziose amicizie e collaborazioni, sono ancora quì! Senza dilungarmi in sentimentalismi, osservazioni e speranze, colgo l'occasione per presentare questa ottima bicicletta da corsa Umberto Dei del 1929, molto ben conservata.
Questa bicicletta è sempre stata dello stesso proprietario, che in vita sua non ha mai guidato un'auto, preferendo sempre biciclette da corsa di gran pregio e prestazioni!
Bicicletta da corsa con "GIRORUOTA" di sublime qualità dei componenti, che dopo tanti anni di lunghe pedalate, si presenta ancor'oggi in forma e con segni di usura lievi.
Cerchi in legno per gomme tubolari, ruota libera doppia Regina e pignone fisso marchiato Dei, oliatore alla catena, freni Bowden con prigioniero e molle esterne a fascetta, manubrio e leve dei freni in ferro, manopole in gomma Pirelli, sella in cuoio Umberto Dei & C.
Sebbene la decalcomania riferita al nome del modello non sia leggibile, dovrebbe trattarsi di una celebre Milano-Sanremo, con tipica colorazione nera di forcella e telaio, con fascia tricolore "a fiamme" sul tubo di sterzo e parte anteriore dei tubi orizzontale e obliquo.
Evoluzione dei freni a fascetta degli anni precedenti, questi freni risultano decisamente più solidi e, proprio in questi anni, si passa anche dalle leve dei freni in ferro a cucchiaio alle leve in ferro piene.
Il telaio risulta molto leggero, ma di fattura solida con forcella robusta.
Congiunzioni di sterzo con occhielli, serie sterzo integrata.
I raggi sono Stella 1.8 mm in acciaio, da ritrovamento, senza alcuna traccia di ruggine, ma non Inox.
 

mercoledì 14 febbraio 2018

Bianchi S Bis 1929

Per vedere le differenze apportate dalla Bianchi al modello S Bis dopo il 1927, mostrato nel precedente articolo, questa è del 1929, rugginosa, ma tutta completa.
La bicicletta monta ancora ruote grandi 700 A, ma entrambe a 36 fori, gli archetti dei freni sono tondi, la bacchetta del freno anteriore esce verticalmente dalla pipa, il copricatena si allarga per accogliere il fodero posteriore destro del telaio e non viceversa, il parafango anteriore è prolungato.
 
Il parafango posteriore recava traccia di una gemma con catarifrangente in vetro "a melograno" applicata a fascetta, non ci sono fori.