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martedì 27 maggio 2014

Berga ANNI 50

 restando in epoca anni '50, grazie a davide ammiriamo questa Berga ottimamente conservata!










venerdì 4 aprile 2014

Berga 1968

grazie a davide, bicicletta Berga ottimamente conservata! So che è stata usata pochissimo, rimasta appesa in un granaio per 30 anni, venduta solo per cause di ristrutturazione di un locale! Arriva dalla provincia di Treviso e pare possa essere una delle ultime costruite a Vicenza: a detta degli esperti è una "vera corsa", non derivata sport, con forcellini Campagnolo e tubi Columbus. Monta freni Universal mod. 68, sella Cinelli Unicanitor, tubolari vecchi Michelin!










cicli Berga- Vicenza
La bicicletta… una città… una storia

Siamo alla fine del secolo che ha riunito l’Italia quando Antonio Paulon, abile lavoratore del ferro, svolgeva la sua attività di produzione di attrezzi agricoli da lavoro presso il “maglio di Laghetto”, ancor oggi situato nell’omonima via, ai confini del quartiere di Laghetto in strada Marosticana a Vicenza (Mario De Ruitz – Magli e fucine in Europa. Viaggio nella tradizione dei fabbri- Ed Angelo Colla Editore- 2003).
Il figlio Giovanni Paulon, fin da giovanissimo, lavora alla cartiera “Rossi” di Schio.
Nel 1902 sempre Giovanni, è tra i fondatori del “Veloce Club Vicenza”.
La passione per la musica, lo porta a studiare fagotto e clarinetto… che suona nell’orchestra del “Teatro Verdi”.
Da sempre vicino all’attività del padre, il 19 maggio 1913, apre la prima bottega di cicli e piccola ferramenta e lavori con il ferro in Borgo Berga. Il deposito del primo marchio “cicli Berga” avverrà qualche anno più tardi ( intorno al 1924 – data da verificare).
C’è chi dice che il nome “Berga” è stato dato in onore del “teatro romano Berga” in cui Giovanni avrebbe voluto poter suonare… (ora visibile in forma di abitazioni in centro a Vicenza).
C’è chi dice che il nome “Berga” sia dovuto semplicemente al fatto che la prima bottega era in “Borgo Berga” (parte della periferia della città di Vicenza verso la “montagna” radice di origine tedesca: “Berg” da cui Berga), di fianco alla piccola chiesetta di Santa Caterina in Porto.
Comunque sia andata la scelta del nome, Giovanni inizia a girare con un biciclo inglese, per riparazioni di serrature, cancelli e anche biciclette. Piccola parentesi, l’anno successivo 1914, è l’ora di Giuseppe Ciscato, figlio di un “ragazzo del ‘99” Gaetano Ciscato, insieme a Dionisio apre un negozio di biciclette in via XX Settembre.
Ma è dai primi anni ’20 che l’attività di biciclette della ditta di Giovanni Paulon diventa prevalente, diventando un punto di riferimento per tutta la provincia di Vicenza.
Intanto nel 1922 apre un'altra bottega storica della bici a Vicenza: Cicli Liotto, di Liotto Gino.
Principalmente dedicato alle bici da passeggio con freni a bacchetta, alla “Berga” non mancano le belle eccezioni corsa e sportive, con le quali molti dei soci del “veloce club Vicenza” corrono la domenica e ci vanno al lavoro il resto della settimana.
Qualcuno racconta che, sin dagli inizi dell’attività Campagnolo, Getullio detto “Tullio”, esperimentò i suoi nuovi brevetti dei cambi da bicicletta, sulle bici Berga. Si attendono conferme attraverso testimonianze e documenti. Innegabile la vicinanza geografica di poche centinaia di metri tra i due luoghi di produzione: ditta Berga e ditta Campagnolo. Antonio Paulon, figlio del fondatore della “Cicli Berga”, ebbe come testimone di nozze Getullio Campagnolo… un fatto curioso, no?
1930: nasce Giorgio Ciscato, a cui dobbiamo una parte importante di questa testimonianza artigianale.
Arriva il 1938, anno in cui l’argenteria Faggi, attiva tra la “strada dei forti” e “Borgo Casale”, chiude per il decesso di entrambi i fratelli gestori.
Giovanni Paulon rileva casa e laboratorio sottostante e propone ai Ciscato di iniziare a produrre per la Berga e di trasferirsi con la famiglia nell’appartamento al piano primo.
Si apre la fabbrica artigianale della famiglia Ciscato, sotto la direzione di Giovanni Paulon.
Nello stesso anno escono ogni mese circa 100 telai e 50 biciclette finite con 6 operai (notizie da verificare). Tutta la famiglia partecipa alla produzione di biciclette, chi mettendo a posto raggi, chi facendo ordine nel magazzino, chi facendo consegne, pulizie etc…
I Ciscato saranno legati con un doppio filo ai Paulon fino al 1968, momento in cui chiuderanno l’officina per il montaggio, riparazione e produzione di telai a Vicenza.
Negli anni ’40 c’è la guerra e la vita continua anche con le biciclette, motore silenzioso della sopravvivenza di molte famiglie.
Infatti comune nel vicentino come dappertutto, c’è l’economia di scambio: 1 copertone = “ciopa de pan”. Questo ed altro avveniva nel mondo del lavoro!
Con la fine del conflitto mondiale, tutto riprende… e in Berga comincia a prefigurarsi quello che sarà il suo decennio d’oro, prima del declino della produzione in proprio.
La ditta ora è in mano ad uno dei figli di Giovanni, Antonio Paulon.
La Berga lancia un trofeo con il suo nome, partecipa a diversi circuiti di gare nel veneto, fornisce bici da corsa a diverse squadre ed in particolare al “veloce club Vicenza” in attività dal 1902.
Notizie storiche non confermate dicono che corrano con delle bici Berga, futuri campioni del ciclismo come Imerio Massignan, Cleto Maule ed altri.

Su questi dati ed altri racconti, il Registro Storico Berga, sta modestamente cercando di mettere in ordine i pochi dati disponibili per collocare cronologicamente le biciclette prodotte.
Ad oggi non pare siano esistiti veri e propri cataloghi del marchio (in anni di ricerche non se ne sono trovati)… quindi, i dati più scientifici vengono dai numeri di telaio e relative componenti.
Le bici numerate sono poche, perché molte sono andate perdute tra guerre e fonderie, sgomberi di garage e soffitte, abbandono e corrosione nelle campagne etc.
A cavallo tra gli anni ’40 e ’50, molte bici non sono marcate, cosa che complica la classificazione e l’archiviazione dell’esistente.

Confidiamo nel tempo, nella pazienza e nelle segnalazioni di chi vorrà contribuire a scrivere un pezzo di storia del ciclismo vicentino, parte infinitesimale ma importante della storia mondiale della bicicletta.

Fonti “viventi”:
Ciscato Giorgio, Vicenza 1930
Paulon Paola, Vicenza 1939
Paulon Giuseppe, Vicenza 1942

mercoledì 17 aprile 2013